"A che cosa lavora?" Fu chiesto al signor Keuner. Il signor Keuner rispose "Sto faticando: lavoro al mio prossimo errore."

lunedì 17 gennaio 2011

Perdere una persona a volte è il metodo migliore per capire il posto che ha realmente nella nostra vita.

Quando non c'è, ci si può sentire in due modi: o si vive ugualmente, senza troppi rimpianti, o se ne sente una terribile mancanza.
Ma se tu mi fossi mancato, davvero davvero, e adesso ti avessi ad un passo, credi veramente che lascerei tutto com'è?
Ho cercato di resistere, di parcheggiarti nell'oblio, di metterti lì, in un angolo al buio, tanto per vedere se mi rfosse riuscito lasciar perdere.
Risultato?
Sono passati mesi, e sei sempre rimasto lì. Non te ne sei andato. Il tuo ricordo è rimasto lì, seduto a gambe incrociate in quell'angolino, aspettando pazientemente che gli rivolgessi un pò d'attenzione.
Bene. Sono tornata a cercarti tra i ricordi. Ti ho ritrovato, tra tutto quel marasma che c'è.
Ti ho tirato su, adesso sei in piedi di fronte a me.
Ti guardo, aspetto. Ti bacio.
Mi ribaci.
Cazzo, un bacio VERO. Quant'è che non ne assaporavo uno..
Scivola dalla lingua al cuore, lo avvolge, mi avvolge, ecco la pelle d'oca.
E ora vorresti che io lasciassi perdere?
Mi conosci, e sai benissimo che non lo farò.
Mi sei mancato troppo, e adesso non voglio più sentirlo, quello stramaledetto vuoto.


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