"A che cosa lavora?" Fu chiesto al signor Keuner. Il signor Keuner rispose "Sto faticando: lavoro al mio prossimo errore."

domenica 16 gennaio 2011

Spesso sbaglio strada. In un lampo mi trovo da tutt'altra parte meno che la destinazione fissata.

Vado, scivolo dolcemente sull'asfalto, come su una lastra di ghiaccio, come se avessi un paio di pattini.
Giro a destra invece che a sinistra, faccio giri strani e poi finisco per perdermi, nei meandri della vita.
Anche quando calcolo il percorso da fare, tac! Ecco l'imprevisto, la nota sbagliata, l'accordo che non va.
Può essere un'incidente, una conseguenza arrivata con il senno di poi.
Può essere una persona, che arriva e ti stravolge i piani, tutti i programmi.
So benissimo di aver sbagliato strada anche stavolta. So benissimo che anche questa non mi porterà molto lontano.
Ma ti ho trovato ad un incrocio, e mi hai attirata a te, come fa la Terra con la Luna con la forza di gravità.
Ho deciso di svoltare verso di te.
Ho sbagliato strada, si ho capito! E' inutile che continuiate a ripetermelo. Non mi importa un fico secco.
Sono contenta di averlo fatto. Tanto altre vie, non mi avrebbero certo portato più lontano.
Sono felice di essermi persa.
Almeno quando ti perdi, hai sempre una scusa per cercare un'altra strada, che magari poi sarà pure quella giusta.


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